ARTEsegreta
L'ABBRACCIO AMOREVOLE DELL'UNIVERSO,
LA TERRA, DIEGO, IO E IL SIGNOR XOLOTL
ANALISI ESO-ALCHEMICA
PREMESSA
Nulla avviene per caso!
1925 > 1+9+2+5 = 17/8
18 anni > 666
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incidente
vita o morte
Arte
interventi chirurgici
alcol, sigarette, droga
sesso
CONSIGLIO
prima di continuare a leggere, vi invito caldamente a provare da soli a intercettare i svariati messaggi simbolici che naturalmente quest’opera cela in sé.
L'abbraccio amorevole
dell'Universo, la Terra, Diego,
io e il Signor Xolotl
Frida Kahlo
1949 - Olio su tela, 70 x 60,5 cm
Collezione privata

ANALISI
Il centro della scena è occupato dal volto dell'Universo, simbolicamente diviso in principio Yin femminile e Yang maschile, in quello che è un evidente richiamo al Macroprosopus, il Grande Volto in riferimento a Kether nella tradizione cabalistica (sebbene questa possa risuonare decisamente lontana dalla cultura messicana e dalle antiche mitologie azteche).
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Le quattro figure del dipinto scivolano a cascata, per così dire, lungo la diagonale di sinistra (per lo spettatore) di quello che è il secondo triangolo ideale sottinteso dalla composizione del quadro (il primo triangolo, più dietro, ha per apice la "maschera" dell'Universo e per base le due grandi braccia).
Frida, col suo innamorato/bambino "in grembo", si colloca tra la Dea Cihuacoatl (Dea della fertilità e protettrice delle madri) e il Dio Xolotl (nella mitologia azteca guardiano dell'aldilà e guida) e quindi, di fatto, tra la Vita e la Morte (così come è stata l'esistenza dell'autrice sin dall'adolescenza).

Cihuacoatl - Dea serpente

Xolotl - Dio del fuoco e dei morti
Capelli neri, abito rosso e "figlio" bianco, il centro della rappresentazione è un fin troppo chiaro rimando alle tre fasi dell'opera alchemica:
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Nigredo - Rubedo - Albedo
(esattamente in questo ordine, come mi capita di spiegare e "giustificare" spesso nel corso degli incontri confidenziali sugli insegnamenti esoterici da me tenuti).
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L'intero lavoro alchemico è avvolto nell'abbraccio eterno del simbolismo legato al colore verde (Veriditas), qui rappresentato dall'abbraccio della Dea che dispensa nutrimento dal seno.
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Il "figlio" tiene la fiamma del Risveglio, concetto evidenziato dall'apertura del terzo occhio sulla fronte dell'adepto. Qui Frida sembrerebbe voler sottolineare il dono di visione e di iper-coscienza che, dall'alto dei suoi drammi e tormenti interiori, tenterà disperatamente di condividere per tutta la vita con Diego Rivera.
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La mano sinistra di Frida domina la destra, così come la mano sinistra della Dea è più avanti rispetto alla destra, schemi che indicano la naturale predominanza dell'emisfero destro femminile (sede dell'intuizione e della creatività) sul sinistro maschile. A conferma di ciò Diego Rivera tiene la fiamma con la mano destra, ancora prigioniero del suo emisfero razionale. La mano destra "nera" (femminile) dell'Universo sovrasta la mano bianca, maschile.
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Questo dipinto viene concepito a 5 anni dalla morte della stessa Frida Kahlo.
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L'abbraccio colmo d'amore sta a simboleggiare la Comprensione di conoscenze superiori che sublimano il concetto stesso di amore. La maternità, tema del dipinto di certo caro all'autrice e associato forse un po' superficialmente esclusivamente al dramma dei tre aborti e all'impossibilità di Frida di avere figli, forse qui vuol rappresentare un concetto più profondo che esula dalla sola procreazione, spingendosi ai confini d'un sentimento materno superiore, ancestrale, il principio femminino che ri-conosce il principio mascolino all'interno di Frida stessa, la quale sanguina all'altezza del cuore e, dunque, dei propri sentiti più intimi e profondi. Il sangue è anche simbolo di vita, di vitalità (non solo di sofferenza), di coscienza di "esser vivi" nonostante tutto. In tal senso il cane nudo addormentato, in profonda quiete, simboleggia l'animale da intendere come "anima calma", consapevole dell'avvicinarsi dell'ora della pace.