Samhain, indagini dal sottosuolo
- Alberto Tebaldi
- 30 ott 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 16 set
PROCESSI EVOLUTIVI
di Alberto Tebaldi ©2024



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SAMHAIN, indagini dal sottosuolo
Samhain è un momento chiave nel ciclo dell'anno, carico di significati esoterici e alchemici profondi. Tradizionalmente associato alla fine dell’estate e all’inizio dell’inverno, questo periodo rappresenta un passaggio liminale, un ponte tra il mondo dei vivi e quello dei morti, in cui il velo tra le dimensioni si assottiglia. Ma Samhain non è solo una festività dedicata alla memoria dei defunti; è, a livello simbolico e archetipico, un richiamo potente al principio femminino e alla sua forza trasformativa.
Brevi cenni storici
Samhain risale alle antiche tradizioni celtiche, celebrate soprattutto nell’attuale Irlanda, Scozia e Galles. Per i Celti, l’anno si divideva in due metà: quella luminosa (dalla primavera all’estate) e quella oscura (dall’autunno all’inverno). Samhain segnava il capodanno celtico, il momento in cui il ciclo si rinnovava, la fine della luce e l'inizio della fase di introspezione e rigenerazione interiore. Durante questa notte, le barriere tra il mondo materiale e quello spirituale si dissolvono, aprendo un portale attraverso cui gli spiriti possono attraversare e comunicare con i viventi.
Aspetti alchemici ed esoterici
Dal punto di vista alchemico, Samhain introduce l'opera al nero, è la fase di nigredo, la prima tappa del processo di trasformazione spirituale dell’iniziato. Nella tradizione alchemica, la nigredo rappresenta il momento di dissoluzione e disintegrazione dell’io (e non solo), un processo necessario per accedere a una nuova fase di rinascita. Il tema della discesa nell’oscurità è centrale per l’iniziato, poiché permette di confrontarsi con le proprie ombre, riconoscere le paure e affrontare le illusioni dell'ego.
Il principio femminino trova qui la sua massima espressione. Samhain, infatti, è simbolicamente legato alla figura della Dea Oscura, colei che governa le transizioni e i cicli di morte e di rinascita. La Dea, in questa veste, incarna le energie dell'oscurità fertile, del grembo che accoglie e trasforma. È un momento di contatto profondo con il potenziale creativo latente, dove il seme dell’intuizione e della conoscenza occulta può germogliare. Questo potere del principio femminino è ciò che guida l’iniziato attraverso il caos della dissoluzione, verso una nuova integrazione.
Samhain come tappa del Viaggio iniziatico
Per l’iniziato, Samhain non è solo una festività ma un vero e proprio portale alchemico. È il momento in cui si confronta con il Caos primordiale, una discesa nell'abisso interiore dove tutte le strutture consolidate dell’io vengono disgregate. Qui, la connessione con l’archetipo della Grande Madre oscura diventa fondamentale: ella offre la possibilità di abbandonare le vecchie forme e di ricostruirsi, seguendo un percorso di riscoperta della propria autenticità. Samhain, in quest’ottica, si configura come un rito di passaggio, una tappa in cui l’anima è invitata a purificarsi attraverso la consapevolezza della propria ombra e a riscoprire il potere latente che si cela nei propri mondi interiori.
Abbiamo già detto che Samhain è comunemente noto come la festività celtica che celebra il passaggio dall’estate all’inverno e la rimozione del “velo” tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti, ma c’è un dettaglio interessante meno conosciuto: nei miti celtici, Samhain era anche visto come un momento in cui gli eroi e i re ricevevano profezie o visioni dai mondi invisibili. In queste notti particolari, i druidi credevano che apparissero delle luci misteriose, chiamate na bolg solair, “i sacchi luminosi,” che fluttuavano come lanterne nel buio per guidare gli iniziati lungo percorsi spirituali segreti. (Questa cosa ricorda l'arcano VIII+I L'EREMITA del sistema tarologico).
Le luci si diceva che fossero simbolo di verità nascoste accessibili solo a chi capace di guardare oltre l’apparenza delle cose. Le visioni ottenute a Samhain potevano anche rivelare eventi futuri, e chi le riceveva aveva la responsabilità di agire in accordo con tali rivelazioni, come portatore di conoscenze dall’Altrove.
Conclusione
Samhain è un momento di grande potenziale per l’iniziato, un invito a immergersi nelle profondità dell’anima e a confrontarsi con le proprie ombre. La sua connessione con il principio femminino e con l’alchimia interiore lo rende una tappa imprescindibile per chi cerca un autentico percorso di crescita spirituale.
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